| Aintree Grand National meeting day 3
Anzitutto una correzione che faccio molto volentieri a quanto scritto sulla giornata di ieri: il cavallo KYNTARA non è morto ma è stato portato in clinica e dovrebbe salvarsi. Speriamo di rivederlo anche in pista!
National day con terreno decisamente più scorrevole rispetto ai giorni precedenti.
Per la terza volta in cinque anni nel Grand National ha vinto un favorito, è lo stesso numero che era stato raggiunto nei precedenti vent’anni. Chiara conferma che con le nuove fences e la qualità più elevata dei cavalli, con soggetti di classe che possono essere "rischiati", la corsa tende a essere molto più regolare. Oltretutto i partenti erano 34 per la prima volta, anzi 32, visto che due sono stati ritirati in mattinata e qui non ci sono riserve.
Gli “unseated rider” sono stati solo 4 di cui uno per una sfortunata carambola (fatemi fare una digressione personale: io sono riuscito a giocarne due di questi 4 tra cui il Paperino), nessun cavallo caduto, avevo letto di paragoni con l’edizione vinta da Red Marauder, no, non è stato proprio nemmeno lo stesso sport.
Tutto questo non toglie nulla alla vittoria di I AM MAXIMUS. L’8 anni si conferma essere un saltatore non perfetto, ha “sporcato” un paio di volte l'azione, forse con le vecchie fences sarebbe finito per terra, ma la prestazione è stata comunque da stropicciarsi gli occhi. Montato alla perfezione da Paul Townend che ha gattonato all’interno per poi lanciarlo all’interno nel run in, il cavallo ha risposto come se fosse appena partito e con l’impressione che avrebbe potuto farsi ancora tranquillamente un giro.
Irish Grand National nel 2023 e Aintree quest’anno mettendoci un Drimore di mezzo, i soldi spesi da JP McManus per acquistarlo il Marzo scorso da Michael Grech (purtroppo nel frattempo deceduto) sono tra i meglio impiegati dal milionario irlandese. Difficile pensare a un bis il prossimo anno, l’OR già alto schizzerà in cielo, ma è nelle mani giuste per avere una programmazione adeguata.
Eh si, perché Willie Mullins zitto zitto si porta davanti a Skelton e Nicholls per il titolo trainer e ci sono ancora Ayr e Sandown… sarebbe la certificazione di una superiorità evidente e l'ennesimo schiaffo rifilato agli inglesi.
Parliamo degli altri. Secondo, terzo e quarto arrivato sommano 32 anni in tre: Delta Work, Minella Indo e Galvin, cavalli di cui conosciamo tutto, coraggiosi a giocarsela e a cui non si può rimproverare nulla. I primi due pagavano 28/1 e il Bartlett 40/1… e qui viene spontaneo chiedersi cosa sarebbe accaduto se si fosse disputato il cross a Cheltenham (ormai uno dei trials più significativi), in cui l’arzillo trio era partente in massa. Lo ripeto: tre piazzati di National che vengono dal cross, a dirlo nel 2000 saresti stato rinchiuso in una stanza con dei materassi alle pareti, ma i tempi cambiano.
Oscar della sfortuna per Corach Rambler, che ha disarcionato Derek Fox dopo la prima fence, quando si era già messo in posizione di comando. Poco da dire se non...capita, successe lo stesso a Delta Work l’anno passato. E scarognato pure il gamble Mr Incredibile, con Hayes buttato a terra da Mahler Mission dopo che l’anno scorso gli era scivolata la sella in piano. Lo aspettiamo il prossimo anno per vedere cosa gli succederà.
Il migliore degli inglesi è stato Kitty’s Light, quinto al traguardo, cavallo più “tradizionale” da National, in altri anni avrebbe avuto un pesone invece è entrato di straforo ma ha corso dignitosamente.
Delusioni: sicuramente Vaniller, mai in corsa, Noble Yeats, che però ha avuto una stagione troppo rocambolesca per contare con quel peso (il National lo devi preparare a modo) e la giocatissima femmina Limerick Lace, che ha chiuso addirittura co-fav, ma che a 7 anni era di fronte a compito durissimo...potrà sicuramente riprovarci.
Altre corse, in breve.
Impressione top del giorno sicuramente per la femmina BRIGHTERDAYSAHEAD, che ha scherzato i castroni nel Mersey, riscattando l’inattesa sconfitta del Festival. Cavalla dal radioso futuro che però, a differenza di Apple’s Jade con cui ho letto paragoni, credo vedremo sulle fences già da fine anno (ma è una mia sensazione, non ho letto ancora nulla). Velo pietoso sui reduci dal Gallagher, mamma mia che pochezza (Ballyburn a parte ovviamente)!
Lacrime di gioia invece per Olly Murphy al suo primo gruppo 1, il Liverpool hurdle grazie a STRONG LEADER, che ha intelligentemente bypassato Cheltenham, pista su cui non performa, per venire qui dove già l’anno scorso aveva corso alla grande. Monta perfetta di Bowen al largo e finale in lotta vittoriosa contro il coraggioso Buddy One. Se poi manca il gatto Teahupoo e da battere ci sono i soliti vecchiacci (ma Champ e Dashel non possono andare a farsi la briscola con Paisley? Perchè insistere?) e Flooring Porter che al Prestbury aveva lasciato l’anima finendo ondeggiante, chiaro che arrivano al palo i tre cavalli di 7 anni.
FOUND A FIFTY vinceva il Maghull in lotta fino all’ultimo cm contro Master Chewy, confermando che l’Arkle non è stato poi così male (e che Gaelic Warrior va abbastanza forte..)
Nell'hcap di apertura Dan Skelton ci mostrava un classico come la vecchia Kansas City Move: la second string GWANNIE MAY BOY, ignorato a 10/1, veniva gamblato a dieci minuti dal via e si isolava dopo che per tutta la mattina avevano giocato l’altra di scuderia West Balboa. Chi se non i fratelloni potevano rinverdire questa tradizione?
Nello steeple per fondisti made all di CRUZ CONTROL, cavallo cresciuto in modo esponenziale in stagione, bella vittoria per TOm Lacey e Stan SHeppard.
La bumper infine era un doppio di Fergal O’Brien con il meno atteso HORACES PEARL che batteva Tripoli Flyer su cui Brennan non è stato certo impeccabile. Due buoni soggetti per un trainer molto bravo, fa sempre piacere, però qui non c’erano irish e almeno metà del campo lo vedremo a fare novices tra Bangor e Warwick...
Aspettando i commenti di RP, arrivederci Aintree, quando finisce questo meeting è proprio primavera.
Edited by High Chaparral - 13/4/2024, 22:31
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